03/11/14



DA L'ORTO DELLE " RICORDNZE " pensieri, riflessioni e ricordi.

                        ESTATE.  2014


1- Caro Gianfranco il tempo passa e vola,
Fuggono via, giorni, mesi e gli anni;
Eccoci qua di nuovo "all'acqua Viola"
A confessarci dubbi e molti affanni;
Però la buona terra ci consola,
Ogni stagione torna co' suoi panni:
Non mente quasi mai, madre natura
Se dedichiamo alei buona premura.


2-E riprendendo da dove lasciai,
Il gran lavoro dei Camaldolesi, (1)
Per alleviar le pene e molti guai
Ai fuochi che Anghiari erano accesi,
Di miglio e grano empirono gli stai,
Il Tevere voltarono ai Borghesi:
Facendolo alla piana sentinella,
Così la vide Piero, verde e bella

3- Il mio dir non è " fiore all'occhiello
Ma meditare su i nostri errori:
Non distinguiamo più il brutto dal bello
Riuniti a branco di consumatori; 
Della terra abbian fatto un bordello
Sfamando l'appetito ai costruttori:
Per l'interesse tutto s'è sfruttato
Così l'ambiente abbiamo devastato.


4- Tempeste, alluvioni e carestie,
Non son gli Dei a compir tali scempi
Sono le nostre ingorde bramosie,
Di ciò potremo fare molte esempi,
Ma continuiamo a dirci le bugie,
Pur sapendo tradire i sentimenti:
Agiamo come ciechi brancolanti
Senza veder la morte ch'è davanti.


5- Tanto s'è avuta e tanto s'è distrutto,
Con la speranza d'arricchir la gente,
Mentre ora zappo mi sovviene il tutto
L'errore del passato e del presente;
Col trasformare il bello con il brutto
Questo è progresso? Che non vale niente:
Materia abbiamo dato ai nostri denti
Pagata col dolor dei sentimenti!


6- Si drizzano i capelli e strido i denti
Di fronte al capannone costruito,
Il concepirlo è stato da dementi
E matto chi il progetto ha autorizzato;
Ma dico io, di quali sentimenti
E' il cervello di costor nutrito?
Su via Gianfranco, guarda d'altra parte
Continua la scultura e vivi l'arte!


7- Umile narratore della natura,
Racconterò come coltivo l'orto
Con le mie mani e con molta cura
Seguo le piante sin fino al raccolto,
Lavoro con piacere e con premura
Con il sudore che cola dal volto:
Poi vedo maturar tutto ad un tratto
Così appagato son di quel che ho fatto.


8- A coltivare l'orto invito tutti,
Per riveder gli insetti sopra i fiori,
Per cogliere dai rami i dolci frutti,
Mirar cangiare l'ombra e i colori,
Prati con la rugiada oppure asciutti
Di madreperla l'erba ai primi albori:
Nell'anima s'accende una gran fiamma:
Ti voglio bene o terra come mamma!


9- Che meraviglia lo sbocciar d'un fiore,
O il mormorio del vento sopra il prato,
O le ruote d'un carro alle prim'ore
Su quel sentiero tutto acciottolato; 
Gustare d'un cocomero il sapore
Correre scalzo: ho sempre ricordato,
Perché, perché ho in testa il ritornello
Della mia infanzia e di quel tempo bello?


10- E come potrei mai dimenticare
Il buon gusto d'un bel fico dottato?
Che luccicando sta per sgocciolare;
Mi viene l'acquolina sul palato,
Il fico mi fa sempre ricordare
La fanciullezza e il tempo beato:
Quando il nonno faceva il contadino
Di fichi mi riempiva il panierino.


11- Su via or vado a concimare
E preparar terreno per le piante,
Ieri mi son stancato di zappare
Per seminar la zucca rampicante: 
E' l'agenaria ch'è tra le più rare
Per innestar l'anguria  e' la portante,
Le piante cresceranno sane e belle
Con grossi frutti su per le " guidelle".(2)


12- Se chiudo gli occhi, penso e mi rivedo
Scalzo correndo sul campo di grano,
Sento la voce del mi' babbo Alfredo
Che parla col fattore da Dolciano,(3)
Poi sotto il pioppo grande mi siedo
E guardo un ruspaticcio d'un fagiano:
E cerco di non fare nessun guaio
Se prendo un po' di tutto al " poponaio ".( 4 )

13- Caro Gianfranco oltre alle brutturie
Ci sono cose belle nella vita;
Dentro di noi serbiamo molte storie
Che fanno ripercorrer la partita;
Se ripensiamo le nostre memorie,
Le lunghe lotte nella nostra vita,( 5 )
Per riscattar i diritti delle genti
Contro i soprusi dei forti e prepotenti.


14- Le novità presenti in Vaticano,
Allietano le menti e la natura;
Papa Francesco giunge di lontano,
Parole, gesti,amare ogni creatura,
Semplice il gesto, carezza con la mano,
Ricorda bene il Saio e la Cintura:
Attorno a Lui tutto si fa più bello,
Vera rincarnazion del Poverello!       


15- mentre annaffio le zucche e l'insalata,
Mi salgono alla mente 'sti pensieri
Coi notiziari poi della giornata,
Fatti di ladrocini e masnadieri;
Rubano tutto a piena manciata,
Senza mai tema dei carabinieri:
Neanche la Finanza è più fedele,
Si ruba pure il fumo alle candele!


16- Cosa possa fare " il fiorentino"
In queste brutte e serie condizioni?
Anche i compagni sbarrano il cammino,
Nessuno cede, non ci son ragioni:
Matteo, prima ch'avvenga il tuo declino,
Con limpidezza, dai le dimissioni:
Gl'italiani che vogliono il cambiamento,
Di voti ne daranno un bastimento. 


17- Vorrei non pensare a certi scempi,
E dedicarmi a l'orto e al giardino,
Però ci son massacri in questi tempi(6)
Che uccidono sia il vecchio e 'l bambino;
D'odio razziale ci son tanti esempi
Che fanno l'uomo bruto e meschino
Speriamo che quel giorno 'n sia lontano
Che l'Arabo e l'Ebreo si dian la mano.


18- Cattivo e' il tempo e c'è la tramontana
Cade la pioggia in continuazione
Soffre il tralcio della Valdichiana
Lenta e sofferta la maturazione,
La " scoccomerata" s'allontana
A fine agosto è la mia previsione:
Ma son convinto già fino d'adesso
Che cocomero e porchetta avrà successo!


19- Gianfranco da quel " mostro"(7)amareggiato,
Sta modellando una Crocifissione,
Quando lavora si sente quietato,
Ci mette dentro tutta la passione;
Ben si nota nel Cristo flagellato
Tanto dolore e una triste visione:
Sempre lo sguardo al capannone fisso
Rafforza il patimento al Crocefisso!


20- Otto d'agosto e l'orto da i suoi frutti
Insalate, zucchine e peperone
Cetrioli, cipolle, pomodori ci son tutti;
È andata meglio delle previsione.
Cocomeri son grossi come botti,
Malgrado l'avversità della stagione:
Bella  e' cresciuta anche la melanzana
Ed il gigante della Valdichiana.(8)


21- Pannocchia di granturco e girasole;
Sorriso vivo giallo in mezzo a l'orto 
Lieve sospira un venticello debole,
Godo e ricordo, rimanendo assorto
Respiro un'aroma piacevole;
Passan le ore e non mi sono accorto:
Perché l'orto m'appare animato
Osservo il tutto e rimango incantato.


22- Se guardo poi nell'ora del tramonto,
L'ombra s'adagia su l'erba del prato;
Dallo Sterpeto (9) un raggio viene incontro,
Tingendo il casolare di dorato,
Pare che la natura si dia conto,
Così ci mostra ben tutto il creato:
L'animo mio s'acquieta e trova pace
Ogni brutto pensier sparisce o tace! 



23- Spero che i versi miei volino via
E giungano a color ch'hanno lo "scettro",
Per invertir  questa stagione ria,
Che nel futuro ci sia più rispetto.
Ridefinir nuova filosofia,
Credo che l'uomo d'oggi sia costretto:
Viver con la natura più vicino
Per arrestar questo brutto declino.


24- Tutto vogliamo, tutto si consuma,
Giunti siam al punto che non c'è ritorno,
Bramiamo soldi, onori, gloria e fama,
Bruciamo il tutto giorno dopo giorno.
Non ci accorgiamo mai di quel che chiama
Aiuto alla miseria e al bisogno:
Fermiamoci un momento e ripensiamo,
Mettiamo in comunione quel che abbiamo.


25- Finiscon qua le mie meditazioni,
I miei ricordi dell'infanzia bella,
Continueranno in altre dimensioni
Dell'universo, forse in qualche stella;
Ciascuno tenga proprie convinzioni,(10)
E non importa a quale Dio s'appella:

Son le prim'ore e tutta all'orto tace
Abbraccio ogni creatura e auguro pace!


15/08/2014- ultima ottava scritta nell'orto alle ore 7'40













     
        
       
       













 Note
1- I frati Camaldolesi bonificarono la piana di Amghiari e spostarono vicino Samsepolcro il Tevere.
2- Le guidelle sono l rami che nascono sul tralcio principale
3- Dolciano, una delle dodici antiche fattorie Granducali, dove io sono nato e dove il mio babbo faceva il Guardiacaccia.
4- Orto  dove si coltivavano meloni e cocomeri.
5-Alludo  agli impegni politici svolti nella vita.
6-I massacri che avvengono in Palestina tra Arabi ed Ebrei.
7-Il capannone costruito accanto alla sua abitazione di inaudita bruttezza.
8-Il cocomero nero della Valdichiana che veniva coltivato sulle terre della bonifica dai contadini. Dopo gli anni 50 del secolo scorso, di questo cocomero era stato perso il seme, di recente e' stato ritrovato ed io sono venuto in possesso di alcuni semi. Ad Anghiari il 29 di Agosto veniva fatta una fiera di questi grossi cocomeri portati dai produttori della Valdichiana.
9- Caseggiato sulla colina D'Anghiari. 
10- vorrei sperare che dopo esalato l'ultimo respiro, l'anima si trasferisca in altri dimensioni alla velocità non  di 360.000 km al secondo ma di miliari al secondo, tanto da raggiungere mondi a noi sconosciuti.